CUCINA UMAMI
Recupero, sostenibilità, sapidità e tridimensionalità nel piatto
Nella struttura futuristica del Ristorante Officine CENTO (109)NOVE nella città di Lamezia Terme, nell’ambito della programmazione annuale d’aggiornamento rivolta a tutti i soci. L’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi ha organizzato una master class incentrata sul recupero delle tradizioni e sull’utilizzo dei prodotti del territorio.
🙂foto alla fine dell’articolo
Lo chef Alfredo Iannaccone ha esordito facendo presente che le il progetto del piatto non deve mai essere soltanto personalismo ma anche soprattutto un percorso che tenga conto di quelle che sono le opportunità che offre il territorio, lungo le diverse tappe che ci portano di realizzare piatti che esalteranno le diverse combinazioni che renderà il piatto non semplicemente cibo, ma un sublime percorso del territorio ma anche e soprattutto un unicum con i nostri sensi che ci permettono di vivere un momento di straordinario piacere.
Le giornate si sono sviluppate tenendo presente i temi: del mare, recupero, esaltazione della materia, potenzialità degli ingredienti, zero sale, carni povere, essiccazione e valorizzazione delle materie prime.
L’importante che nell’elaborazione si tenga conto sempre del precorso che i cuoco ha fin qui fatto, senza mai rinnegare il passato ma, cogliendo e migliorando le tecniche di lavorazione passate applicandole sempre e comunque in modo intelligente, utilizzando nuove tecniche per poterle anche cambiare, tenendo presente che non si può soltanto ripetere in modo acritico quanto fin qui appreso ma semplicemente migliorando il prodotto, ampliando la nostra curiosità per andare oltre quelle che sono le abituali convinzioni.
Il trattamento degli ingredienti deve essere sempre una combinazione delicata tra aromi, condimenti e cotture. Mai trattare in modo aggressivo o eccessivo le varie tecniche o i vari ingredienti.
Solo se saremo capaci di trasferire nel piatto la conoscenza approfondita, a livello sensoriale e struttura del prodotto, riusciremo a realizzare una cucina figlia del nostro pensiero, figlia del nostro territorio. Tutto questo per realizzare piatti fortemente emozionale.
Tanti i soci che hanno accolto l’invito alla partecipazione curiosi dei temi trattati e attenti a quelli che sono state le tecniche e le comunicazioni che lo Chef ed il suo collaboratore hanno proposto.
L’associazione nello spirito di crescita e divulgazione ha voluto invitare una rappresentanza degli allievi degli Istituti alberghieri di Lamezia Terme e di Soverato, i rispettivi Dirigenti si sono detti entusiasti dello spirito divulgativo dell’incontro e soprattutto sempre pronti a collaborare in modo propositivo con l’associazione cuochi del territorio.
Il presidente Origlia al termine della due giorni ha voluto ricordare che le occasioni di aggiornamento non sono solo un modo di saperne di più, ma, anche e soprattutto, momenti di incontri e scambio di conoscenza ma anche ciò che non guasta anche momenti di aggregazione e confronto con i diversi soci che compongono il sodalizio provinciale. Ricordando che l’associazione ha voluto fortemente svolgere l’incontro nel territorio lametino per ribadire ancora una volta l’importanza di tutti i territori che compongono la provincia, ove la fattiva collaborazione del segretario provinciale Luca Caligiuri è stata essenziale per l’organizzazione e la riuscita delle attività.
U S – APC.CZ Francesco Corapi