I cuochi catanzaresi festeggiano San Francesco Caracciolo
In occasione della commemorazione del santo patrono dei cuochi d’Italia, San Francesco Caracciolo, l’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi, nello specifico la delegazione lametina APCCz, ha organizzato, la sua XIV Festa del Cuoco. foto nel resto dell’articolo Alla manifestazione ha collaborato l’Istituto Alberghiero “Luigi Einaudi” di Lamezia Terme guidato dal dirigente scolastico prof.ssa Rossana Costantino.
Dalle 9.30 del 13 ottobre 2014, un corteo di cuochi nelle loro uniformi bianche, ha sfilato per le vie di Lamezia offrendo i “caracciolini”, un dolcino a base di frutta secca e canditi, che 12 anni fa è stato coniato dal socio F. Perri per ricordare san Francesco. I caracciolini, preparati ed offerti dall’Istituto alberghiero lametino e distribuiti ai passanti dagli allievi della scuola guidati dai docenti Pietro Notaro e Antonio Froiio. La sfilata ha visto la partecipazione di un altro gruppo di studenti giunti dall’Istituto Alberghiero di Soverato, del D.S. prof. Giuseppe Fioresta.
Intorno alle ore 10, una volta arrivati in Cattedrale, si è tenuta la SS. Messa in onore di San Francesco, presieduta da S.E. il Vescovo Mons. Luigi Cantafora, concelebrata da Don Enzo Iezzi, cappellano dell’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi. A conclusione della messa, con i ringraziamenti del presidente F. Galati, con la consegna delle targhe ricordo e dopo le foto di rito, il gruppo si è spostato in un locale di Via San Bruno di Colonia per un aperitivo con stuzzichini offerto dal ristorante Samart di Lamezia, curato da un gruppo di alunni e dal docente M.D. Marinaro dell’Istituto alberghiero lametino.
A conclusione della bellissima giornata un gruppo di soci dell’APCCz, con la collaborazione di alcuni allievi dall’Istituto Alberghiero, hanno preparato un pranzo alla mensa dei poveri nella parrocchia della Pietà di Lamezia Terme. Un plauso da parte del presidente e di tutto il direttivo APCCz alla delegazione lametina (G. Mastroianni, L. Caligiuri, D. Averta) che così mirabilmente ha curato la giornata di festa.